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 L'ESAME 
    Premetto che e’ la prima volta che scrivo un
    racconto di quello che ho vissuto realmente, quindi vi chiedo scusa se non
    saro’ in grado di renderlo particolarmente eccitante con fantasiosi
    episodi, visto che preferisco rimanere legato a quello che e’ accaduto
    realmente.  
    Era da tempo che cercavo un padrone in zona e dopo
    tanto tempo, forse, ne avevo trovato uno che mi ispirava fiducia; non ci
    eravamo mai visti, ci eravamo solo scritti tanto in chat e via email, e una
    sola volta ci eravamo sentiti al telefono. Mi aveva gia’ dato varie
    istruzioni, tipo fare delle foto con la webcam di tutto l’intimo
    particolare che possedevo; dopo che, faticosamente, avevo fatto tutte le
    foto (ne possiedo tanto di intimo particolare!), aveva deciso quello che
    avrei dovuto indossare; una tshirt grigia, scarpe da tennis senza calze,
    pantaloni neri e sotto i boxer e la canottiera in latex. Mi sarei dovuto far
    trovare sulla statale fuori citta’, all’altezza di una fermata dell’autobus;
    e cosi’ ho fatto. Mentre aspettavo ero curioso di sapere che faccia
    avrebbe avuto il mio master; ancora non lo avevo visto in faccia, ma dalla
    descrizione doveva essere giovane e carino. Lo aspettavo e il latex che
    indossavo come intimo mi faceva sudare parecchio… o forse era solo l’eccitazione/preoccupazione
    dell’incontro-esame? 
    Ero arrivato qualche minuto in anticipo, sperando di
    fare cose buona e di incontrare al piu’ presto il padrone: ad ogni
    macchina che passava, cercavo di vedere, di immaginarmi come sarebbe stato
    lui, e di cosa mi avrebbe fatto fare. Ad un certo punto vedo che si ferma
    una macchina, ma con mia sorpresa, ci sono due persone all’interno e non
    una sola: entro e dopo le presentazioni di rito, mi viene chiesto se mi ero
    vestito come richiesto e se avevo portato tutto l’occorrente (mi era stato
    detto di portare anche le mie cavigliere/polsiere in cuoio e il mio collare
    e un cappuccio in cotone nero); si certo avevo portato tutto; ma dovevo
    farlo vedere subito; ricevuto l’ordine di spogliarmi, ho iniziato a farlo,
    mentre la macchina veniva condotta in giro per la campagna. Ora ero rimasto
    solo con la canottiera e i boxer in latex in attesa di ricevere qualche
    istruzione sul da farsi. 
    Ci siamo fermati in una zona industriale, sotto un
    lampione: sono stato fatto scendere per farmi vedere bene in quell’abbigliamento
    del tutto particolare. 
    Ok, andavo bene… si poteva proseguire… 
    Risalito in macchina sono stato ammanettato e
    incappucciato… mi hanno portato fuori, non so dove… ad un certo punto,
    facendo attenzione che nessuno potesse guardare, sono stato fatto uscire…
    mi e’ stata aperta la zip e mi e’ stato fatto uscire il cazzo… e cosi’
    sono stato messo nel baule della macchina; e la macchina e’ ripartita.
    Chiuso al buio nel baule, ero un po’ timoroso, non tanto per quello che
    sarebbe potuto succedere in seguito (gia’ vedermi con due persone
    sconosciute era un po’ "preoccupante"), ma avevo paura che se la
    macchina fosse stata tamponata avrei fatto una brutta fine. Dopo all’incirca
    una decina di minuti, la macchina si e’ fermata, sono stato aiutato a
    scendere e sono stato trascinato per il cazzo in un campo… Siamo arrivati
    in breve tempo ad un albero… e finalmente potevo dimostare se valevo
    qualcosa come schiavo. 
    Sono stato ben "analizzato" da entrambi i
    master… i miei capezzoli che uscivano dalla canottiera in latex tagliata
    ad arte sono stati stuzzicati e anche la cerniera posteriore dei boxer era
    stata aperta… Mi e’ stato messo un buttplug nel culo, ma visto che era
    stato inserito senza alcun tipo di lubrificante, anche se era piccolino, mi
    ha fatto abbastanza male e ha avuto difficolta’ ad entrare. In due hanno
    giocato un po’ con il fallo finto e il mio culo, fino a quando non mi
    hanno aperto le manette, mi hanno fatto spogliare e mi hanno messo le
    cavigliere/polsiere e collare..e naturalmente il cappuccio. Sono stato
    trascianato vicino ad un albero e legato con la faccia all’albero e le
    braccia aperte… Uno dei due, non so chi, ha iniziato a frustarmi con un
    qualcosa che non andava bene per frustare (e io non sopporto molto le
    frustate);… confesso che ho chiesto praticamente subito di smettere in
    quanto era un mio "limite" e il master che avevo contattato lo
    sapeva bene: temevo una qualche punizione per questo. Sono stato palpeggiato
    e aperto bene nel culetto per un po’..  
    Ad un certo punto i due master si sono assentati e mi
    hanno lasciato li’. Sicuramente l’intenzione dei master era quella di
    far finta di lasciarmi li’ abbandonato, ma non ho mai avuto questa
    impressione; anzi, avevo proprio capito che facevano quello per farmi
    prendere paura, ma ero sicuro che non mi avrebbero lasciato li’, nudo,
    legato ad un albero, con un cazzo finto nel culo. 
    Dopo un certo tempo, che non saprei quantificare, sono
    tornati… e ho iniziato subito a capire che cosa volevano ora da me;
    alternativamente hanno preso a scoparmi, un po’ l’uno e un po’ l’altro;
    me ne accorgevo perche’ uno dei due aveva il cazzo piu’ grosso dell’altro,
    e lo sentivo differente nel culo. Ma la posizione non era delle piu’
    comode.. (e il mio cazzo si stava rovinando contro la corteccia dell’albero)
    Cosi’ mi hanno slegato e mi hanno sistemato bloccando i polsi alle
    caviglie… con il culo in alto. Ora sapevo chi mi stava scopando in quanto
    il master che avevo contattato via internet, si era messo davanti a me per
    farsi spompinare… 
    Ad un certo punto, non so di chi sia stata l’idea,
    hanno provato ad entrare entrambi assieme nel mio culo; era questa la
    punizione per aver bloccato le frustate…!! Onestamente non ero affatto
    lubrificato, ero anche gia’ ben provato per l’inserzione ripetuta del
    fallo finto senza alcun tipo di lubrificazione… e quando hanno provato ad
    entrare in due assieme, ho sentito un dolore lancinante … per fortuna si
    sono accorti anche loro che non era possibile andare avanti, mi avrebbero
    mandato al pronto soccorso. Il master "ospite" stava scopandomi
    con veemenza, e in breve tempo, incitato anche dal master
    "originale", sono riuscito a farlo venire, stringendo bene le mie
    chiappe e cercando di farlo godere il prima possibile. "Ora sai che
    cosa ti aspetta?" mi ha chiesto il master "originale"…
    "Suppongo che tu voglia godere", ho risposto con un filo di voce..
    "Esatto" E dicendo cosi’ si e’ messo come l’altro master
    pronto per scoparmi…  
    Iniziavo a godere molto di piu’ in quanto il cazzo
    era piu’ sottile, ma piu’ lungo.. quindi meno dolore ma senz’altro piu’
    piacere.. Confessai che da li’ a poco sarei venuto anch’io se continuava
    cosi’… E non andava bene.. Cosi’ mi ha fatto girare… liberato le
    gambe e mi ha scopato con le mie gambe sulle sue spalle, in modo che non
    potessi avere alcuno stimolo per venire… E da li’ a breve, anche il
    master e’ venuto… apprezzando il fatto che continuassi, nonostante il
    mio culo fosse distrutto e sanguinante, a stringere il piu’ possibile per
    farlo godere. 
    Mi sentivo contento, anche se dolorante, ero contento
    di averli fatti godere entrambi. 
    Credevo di essermi comportato sufficientemente bene…
    infatti ricevetti i complimenti di entrambi i master, dicendo che come prima
    volta era andata bene.. ma che le prossime volte avrebbero voluto di piu’.
    Mi hanno fatto rivestire e mi hanno riportato dove mi avevano prelevato… 
    Putroppo per questioni varie, dopo altri contatti con
    il master via email, non c’e’ stata piu’ la possibilita’ di
    incontrarlo. 
    Comunque conservo sempre un ottimo ricordo di quella
    notte d’estate… ogni volta che sento il profumo del latex infatti mi
    ricordo dell’eccitazione di quei momenti…e non solo!  
        
            
              
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